PROTOCOLLO FILCAMS, FILT, FLAI: LA FORZA DELL'AGIRE COMUNE, LE REGOLE PER APPALTI E LEGALITÀ NELLA FILIERA PRODUTTIVA DELL'AGROALIMENTARE


Premessa
Le tre categorie Filcams, Filt e Flai Nazionali in attuazione degli orientamenti e del documento conclusivo approvato dalla Confederazione di Organizzazione della Cgil, svoltasi a Roma il 17 e 18 Settembre 2015, nella consapevolezza che non è più rinviabile un intervento strutturato, condiviso ed organizzato negli Appalti della filiera delle attività produttive dell'agroalimentare, a maggio 2017 hanno avviato un percorso comune per affrontare congiuntamente i fenomeni distorsivi in essa presenti.

La scelta è scaturita dalla necessità di dotarsi di regole condivise, sia nell'azione sindacale, sia nell'affrontare le tematiche più generali, atte ad arginare: la terziarizzazione "selvaggia" del settore; il dumping contrattuale; la precarizzazione e lo sfruttamento dei lavoratori; l'affermazione degli appalti al massimo ribasso; la debolezza delle norme legislative in materia di appalti del settore privato; l'illegalità.

Vista la volontà comune di azione, Filcams, Filt e Flai, come definito nell'evento di maggio 2017, hanno costituito dei gruppi di lavoro, composti dai rappresentanti regionali e territoriali delle rispettive categorie, per l'approfondimento delle problematiche evidenziate ed elaborare le soluzioni da porre in campo, per raggiungere la sintesi costruita nella definizione del presente Protocollo.

I gruppi di lavoro sono stati importanti per far pienamente condividere e crescere, in tutte le istanze delle tre categorie, l'obiettivo che ci siamo proposti, con il valore aggiunto di portare a reciproca conoscenza le realtà lavorative che ciascuno rappresenta.

Fermo restando le rispettive autonomie di categoria, sulla base degli elaborati scaturiti dai gruppi di lavoro e dalla sintesi degli stessi, è emersa l'esigenza di costituire Coordinamenti ai diversi livelli dell'Organizzazione, ciascuno con proprie competenze e materie di intervento, al fine di attivare le iniziative più rispondenti alle problematiche rilevate nelle diverse realtà.

La costituzione dei Coordinamenti si è resa ancor più necessaria per dare effettiva rappresentanza alle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori, per rendere esigibili i diritti normativi e salariali, nonché dare impulso alla contrattazione sindacale inclusiva, a partire da una maggiore attenzione a quella di genere ed alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Le articolazioni saranno le seguenti:

Coordinamento Nazionale permanente su Appalti e Legalità Filcams Filt Flai.
Il coordinamento nazionale avvia un percorso che si faccia carico dei problemi negli Appalti ricercando le opportune soluzioni ed analizza l'esistente attraverso il monitoraggio nell'avvio di appalti. Tale fase deve rappresentare le basi atte a costruire le garanzie per Appalti Genuini. Il coordinamento nazionale mette in campo azioni di contrasto all'intermediazione di manodopera, all'utilizzo di pratiche illegali e al dumping contrattuale.

Funzioni:

  • Dare strumenti unificanti di interpretazione dei Ceni in eventi di Appalto;
  • Costruire vincoli stringenti sugli appalti nei Ceni, a partire dalla clausola sociale e il superamento dell'applicazione jobs Act nei cambi di appalto;
  • Definire linee guida per la contrattazione di sito e di filiera con norme inclusive.
  • Identificazione dell'attività primaria dell'industria alimentare, per permettere l'individuazione di dove termina il processo di lavorazione e trasformazione e dove iniziano le attività di Logistica e dei Servizi. L'identificazione è utile per determinare i corretti confini dei CCNL di riferimento, con il reale ambito di applicazione, come contributo a migliorare la filiera nei diritti sindacali e salariali. Tale operazione porta ad una attenzione preventiva comune di Filcams, Filt, Flai nei rinnovi dei rispettivi CCNL. 
Costituzione dei Coordinamenti Territoriali Filcams, Fiflt, Flai.
Funzioni:
  • Promuovere atti negoziali comuni tra Filcams, Filt, Flai;
  • Diritti d'informazione;
  • Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • Organizzazione del Lavoro ;
  • Diritti sindacali;
  • Verifica condizioni contrattuali e rispetto delle stesse;
  • Esigibilità della Clausola Sociale. 
I Coordinamenti territoriali hanno il compito di rilevare e monitorare i committenti locali del settore Alimentare Industriale e nel settore della Cooperazione Industriale Alimentare.

L'attività è finalizzata anche a rilevare le attività collegate ai processi di trasformazione Alimentare affidate a terzi in supporto all'attività del committente, individuando in quale CCNL sono collocate.

Le informazioni raccolte devono essere portate a sistema ed utilizzate dalla rete territoriale dei Coordinamenti, offrendo così conoscenze diffuse ai soggetti che si occupano della contrattazione e mirate:
  • agli appalti esistenti;
  • alle attività in Appalto;
  • all'esigibilità della corretta applicazione contrattuale;
  • alla legalità dell'appalto;
  • agli elementi conoscitivi dell'appaltatore;
  • alle caratteristiche dell'appalto ed ai contenuti del lavoro nel processo produttivo. 
Costituzione dei coordinamenti dei delegati aziendali.
Funzioni:
  • Favorire elezione RSU ed RLS tra lavoratori del committente e dei relativi Appalti;
  • Programmare Assemblee sindacali di filiera;
  • Programmare progetti formativi intercategoriali;
  • Individuare percorsi per la realizzazione di piattaforme sindacali comuni. Le diverse istanze dei coordinamenti devono vedere sempre il coinvolgimento della Confederazione per supportare le attività degli stessi ed estendere le prassi individuate nel presente Protocollo anche ad altri settori e le relative categorie. 
L'azione sindacale “la forza dell'Agire Comune - le regole per Appalti e Legalità" oltre alle modalità organizzative e l'individuazione delle materie su cui promuovere le iniziative da parte dei diversi livelli delle strutture, deve vedere, in piena sinergia con la Cgil Nazionale, l'avvio di un percorso che analizzi quali interventi di modifica sono necessari alle leggi esistenti e quali azioni assumere per introdurre elementi di legalità nella filiera, per interrompere la concorrenza sleale, che non porta tutele all'occupazione, al fine di incrementare la qualità del lavoro ed il riconoscimento delle tutele salariali e dei diritti.

Per giungere agli obiettivi individuati nel presente Protocollo, si è valutato pertanto necessario predisporre interventi di promozione e rivendicazione per I' implementazione di strumenti legislativi in ordine a:
■ La conquista di una legislazione sulla rappresentanza che, anche in riferimento all'accordo interconfederale del 10 gennaio 2014, 28 luglio 2015, 26 novembre 2015, insieme all'accordo Cgil, Cisl, Uil e Confindustria del 27 febbraio 2018, sia realmente efficace, onde evitare una frammentazione di soggetti negoziali che finiscono esclusivamente per parcellizzare ed indebolire la forza dei lavoratori e portare vantaggio alle imprese, in uno scenario sempre più mutevole dei processi produttivi che tendono ulteriormente a precarizzare il lavoro ed i diritti;
■ Promuovere leggi Regionali sulla legalità, sull'esempio di quanto già avviato in Emilia Romagna, capaci di coinvolgere istituzioni, soggetti della rappresentanza al fine di contrastare i fenomeni di illegalità sempre più incombenti e che alterano il mercato;
■ Sostenere con forza l'emanazione della Legge di contrasto alle Cooperative Spurie, oggi ferma in Parlamento, al fine di rafforzare il tessuto delle Cooperative sane;
■ Riprendere la battaglia per la Legge sugli Appalti Privati, a garanzia della trasparenza e del rispetto delle regole e dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, per contrastare il dumping salariale e normativo;
■ Rendere estensiva l'applicazione della Legge 199/2016 sul contrasto al Caporalato nell'intera filiera degli appalti.

Filcams. Filt, Flai concordano che per l'applicazione dei contenuti individuati nel presente Protocollo si dovrà definire un cronoprogramma, dopo l'iniziativa di presentazione programmata il 26 marzo 2018. Altresì si concorda che il presente documento è suscettibile di ulteriori implementazioni derivanti dall'iniziativa sopra richiamata e dalle ulteriori elaborazioni che potranno essere frutto del lavoro dei coordinamenti.

Roma, 26.03.2018