LAVORO, SINDACATI LAZIO: PREOCCUPATI PER LAVORATORI PIATTAFORME, SERVONO PIÙ TUTELE


Roma, 28 ottobre 2020- "La seconda ondata della pandemia, e le relative restrizioni che vengono applicate, rimettono in primo piano l’operato dei riders, e in generale dei lavoratori delle piattaforme, che nei periodi dell’emergenza sono stati tra i più esposti al rischio contagio, e sottoposti a pesantissimi carichi di lavoro. Torniamo dunque a sottolineare che queste persone non possono e non devono essere trattate in base alla falsa ideologia dell’ ‘autoimprenditorialità’, che non è altro che una scusa per pagarli a cottimo".

È quanto dichiarano i Segretari Generali della Filt CGIL Roma e Lazio, della Fit CISL Lazio e della Uil Trasporti Lazio, Eugenio Stanziale, Marino Masucci e Maurizio Lago, aggiungendo che “non è nella disintermediazione, e nella gestione del lavoro da parte di un algoritmo, che si può basare la serenità e stabilità economica di questa categoria di persone. Faremo dunque tutto ciò che è in nostro potere per intervenire sul versante contrattuale, tentando di introdurre tutele rispetto a un modello, quello del cottimo, sostanzialmente superato, nella sua forma esclusiva, dal codice civile nel lontano 1942. Allo stesso tempo, riteniamo fondamentale che si diffonda il più possibile una cultura del consumo consapevole, e che il ricorso alle piattaforme da parte della clientela avvenga all’interno di un’alimentata cultura delle condizioni di lavoro dettate dalle aziende”.

“In ultimo – concludono – vogliamo incoraggiare i lavoratori delle piattaforme a unirsi ed organizzarsi senza timori, per sottolineare le loro esigenze: ogni istanza di miglioramento, se condotta collettivamente, può portare grandi risultati: non a caso la parola ‘sindacato’significa ‘vincere insieme’”.