MOBILITÀ: FILT CGIL, SERVE PIANO CONDIVISO PER INFRASTRUTTURE DA REALIZZARE NEI PROSSIMI 5 ANNI


Roma, 15 novembre 12:01 - "All'indomani delle elezioni di Roma, tutti noi possiamo cogliere nella nostra esperienza quotidiana i segnali di una città in grave difficoltà, in particolare per quanto concerne le tematiche dei servizi pubblici". Così, in una nota, il segretario generale della Filt Cgil di Roma e del Lazio Eugenio Stanziale. "L'avvio immediato dei lavori straordinari sulla pulizia - continua - è il segno, positivo, della volontà di trasformare la capitale d'Italia nella città che merita di essere".

Anche sul trasporto pubblico locale "le notizie drammatiche dei giorni scorsi rilevano un sistema delle infrastrutture al collasso, con le ferrovie Roma Lido e Roma Viterbo ridotte al lumicino, nell'attesa che l'intervento della Regione possa modificarne le sorti, e con le linee A e B della metropolitana di Roma messe in dubbio dalle valutazioni di Ansfisa. Del resto anche il trasporto pubblico su gomma si caratterizza per le importanti indisponibilità di mezzi, a sottolineare un deficit manutentivo devastante e di conseguenza, un servizio non adeguato alla domanda".

È naturale in questo quadro che Roma sia lontanissima dagli obiettivi di sostenibilità e ancora di più di transizione ecologica del suo sistema della mobilità. Il trasporto privato , l'automobile, è ormai di gran lunga il mezzo di trasporto dei romani. Dobbiamo invertire questo trend. Per farlo è necessario un piano quinquennale delle infrastrutture della mobilità sostenibile, orientato alle energie pulite e alla prevalenza del trasporto pubblico nella mobilità urbana, attraverso una rete di corsie preferenziali metropolitane e le nuove tecnologie, espresse ad esempio dal bus rapid transit, ormai usato in tutto il mondo", prosegue ancora.

"È necessario promuovere un processo inversamente proporzionale di aumento dell'offerta di TPL e , in maniera progressiva, di una riduzione dell'uso del mezzo privato. Roma ha bisogno di almeno 5 miliardi nei prossimi anni per gli investimenti infrastrutturali e l'acquisto dei nuovi mezzi e di una nuova organizzazione della governance. Occorre uscire al più presto dal concordato preventivo di Atac, che si è dimostrato inutile, e ripensare il sistema complessivo in termini di offerta di qualità ai cittadini, un sistema integrato con le ferrovie regionali e Cotral", aggiunge Stanziale.

"Occorre inoltre riorganizzare anche i servizi di TPL privato e non di linea, in un ottica di integrazione con il servizio pubblico e con un ruolo attivo dei municipi, migliorando ed integrando il trasporto di prossimità. È imprescindibile chiarire il progetto di mobilità e trasporto di persone e merci di cui ha realmente bisogno questa città. Per questo lanciamo un patto per la mobilità e il trasporto sostenibile affinché tutte le forze sociali possano contribuire alla sua realizzazione e monitorarne la progressione. Solo così Roma potrà ritornare a essere una città vivibile che mette al centro gli interessi pubblici e della collettività per dare un futuro vivibile alle nuove generazioni", conclude.