CGIL, FILT, FILCAMS E NIDIL DI ROMA E DEL LAZIO, SABATO IN PRESIDIO PER SICUREZZA CORRIERI


"Si chiamava Sebastian Galassi, aveva 26 anni ed è morto in un incidente stradale avvenuto sabato scorso a Firenze. Sebastian era un rider e viaggiava a bordo di uno scooter per fare una consegna". Così, in una nota, la Cgil, la Filt, la Filcams e il NIdiL Cgil di Roma e del Lazio che annunciano un presidio con volantinaggio per sabato 8 ottobre in Via Giolitti (angolo Via Gioberti), dalle ore 11 alle ore 13, invitando tutti i rider a partecipare.

Non è ancora chiaro come sia avvenuto l'incidente ma le condizioni in cui lavorano gran parte dei rider sono invece chiarissime a tutti: il sistema, gestito da algoritmi, punta alla produttività a tutti i costi, spesso a discapito della sicurezza. Per questo le morti sul lavoro non sono mai fatalità o eventi inevitabili ma rispondono a precise responsabilità. Solo attraverso percorsi di stabilizzazione regolamentati con accordi nazionali sarà possibile invertire questa tendenza.

Oggi a Firenze NIdil, Filt e Filcams Cgil hanno indetto uno sciopero con presidio per denunciare questa ennesima morte sul lavoro. Appoggiamo l'iniziativa delle nostre strutture fiorentine e saremo anche noi in presidio sabato 8 ottobre per denunciare l'accaduto e per richiedere interventi concreti per migliorare la condizione di salute e sicurezza nei posti di lavoro. Lo faremo a partire dalla richiesta di approvazione della Delibera Sos riders, che segna l'avvio di un percorso importante e innovativo per i rider della Capitale anche per la sicurezza, e dalla necessità di dare piena applicazione alle leggi regionali già approvate su salute e sicurezza e sulla tutela dei lavoratori delle piattaforme.

Anche la politica a livello nazionale deve intervenire con provvedimenti concreti per migliorare le condizioni di lavoro dei rider. Crediamo inoltre che il tema della sicurezza non possa essere disgiunto dal miglioramento delle condizioni di lavoro: è necessario garantire tutele e paghe che superino il cottimo e assicurino il corretto inquadramento contrattuale, sulla scia di quanto già fatto con l'accordo tra la Filt Cgil e Just Eat.

Su questi punti, insieme alla tutela di salute e sicurezza, chiederemo alle società aderenti ad Assodelivery di correggere le storture dei meccanismi che regolano queste attività.