Roma, 16 GEN - "È ormai trascorso più di un anno e gli oltre 200 lavoratori della ex Alitalia Maintenance Systems, sono ormai allo stremo, con seri problemi di sopravvivenza e con la paura che il peggio debba ancora venire. La situazione drammatica e disperata, rischia di degenerare tra i lavoratori vista l’incertezza di poter tornare a lavorare e la conseguente mancanza di risorse economiche per sostenere le proprie famiglie. Tutto ciò può sfociare in atti incontrollabili di cui queste organizzazioni sindacali, fin da ora, declinano ogni responsabilità non avendo più contenuti validi da portare alla loro attenzione". Lo dichiarano in una nota congiunta Rsa Ams Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto aereo.
"I 200 ex dipendenti Ams - proseguono i sindacati - sono stati illusi e beffati nel loro sogno di poter tornare a lavorare da un progetto fantasma di un sedicente imprenditore Colombiano che gestisce una piccola società Americana e di cui non si conosce la provenienza, la sua storia imprenditoriale e l'origine dei suoi patrimoni. Nessuno sa nel mondo dell'aviazione chi sia e cosa mai abbia fatto questo sig. Mauricio Luna, quello che è certo che dopo i fantomatici Giordani di PanMed, le promesse non mantenute dell'ex uomo Ferrari (Montezemolo) e infine le rassicurazioni Ministeriali che astratte erano e tali sono rimaste, il nostro Paese si ritrova il sig. Mauricio Luna proprietario di ciò che rimane di quella che era un'azienda ad alta tecnologia e di interesse strategico per l’Italia. Ancora oggi ci chiediamo come tutto questo sia potuto succedere e come sia possibile che egli possa agire indisturbato in questo Paese, ovvero ci chiediamo se siano stati fatti i dovuti controlli sia in materia di anti-riciclaggio in conformità al Testo Unico della Finanza, sia in materia di sicurezza in conformità ai regolamenti aeroportuali dello scalo di Fiumicino. Chissà se a riguardo, Enac ha operato le dovute verifiche. Chiediamo nel frattempo a chi di dovere, di non aggravare ancor più la situazione perché questa vicenda sta sempre più assumendo connotati incredibili, ricorrendo ad un commissariamento a tutela del patrimonio industriale costituito da attrezzature specifiche ad alto valore tecnologico, di parti di ricambio ma soprattutto di know how dei lavoratori della ex Ams. Tale richiesta si rende necessaria visto il continuo depredamento in atto, da parte di Iag, riguardo alle attrezzature e materiali di Ams , pregiudicando così una reale riapertura di questa azienda. L’ennesima crisi di Alitalia, ci suggerisce che forse e' arrivata l'ora di gestire l’Aviazione Italiana con persone capaci. Dalla prossima settimana, ci attiveremo e metteremo in campo tutte le azioni necessarie per riportare il caso Ams alla giusta attenzione, chiedendo sin d’ora ai colleghi di Atitech, anch’essi minacciati dalla crisi Alitalia, il cui destino sembra avere similitudini con quello di Ams, di condividere le nostre rivendicazioni per il diritto al lavoro e alla salvaguardia di questo settore industriale già distrutto dalle politiche scriteriate di Alitalia figlie di manager di acclamata incompetenza. Ben venga che anche il Ministro Calenda se ne sia accorto. Possa però ora dare seguito alle sue parole con atti concreti che rilancino l’intero sistema aeroportuale a partire da Ams".
(Fonte OMNIROMA)