Roma, 8 settembre 2017 - Nella riunione di giovedì 7 settembre 2017, con l'Assessorato alla Città in Movimento la Filt Cgil Roma e Lazio ha ribadito con chiarezza la propria posizione sollevando perplessità in merito ai rischi connessi al percorso di concordato preventivo in continuità .
Prendiamo atto della volontà politica dell'amministrazione capitolina di procedere nonostante le incognite da noi espresse, ma riteniamo che per evitare il fallimento a questo punto si debba aprire una nuova e diversa stagione.
Le nostre condizioni per accedere al concordato preventivo sono:
- legare la durata dell'affidamento del contratto di servizio "in house" a quella dell'eventuale concordato;
- dare garanzie inequivocabili ed esigibili che tutelino il salario di primo e secondo livello;
- rimozione dei dirigenti corresponsabili alla malagestione dell'azienda.
Se nell'incontro previsto per lunedì prossimo con l'assessorato non verranno accolti i quattro punti sopra elencati, continueremo ad attivarci con tutti gli strumenti idonei a tutelare i lavoratori Atac e quelli del suo indotto che non possono essere di certo dichiarati responsabili delle scelte illogiche di una politica, che si è dimostrata nella realtà molto distante dalle vere necessità dei lavoratori delle aziende capitoline e dei cittadini romani ai quali va offerto un servizio di trasporto pubblico efficiente e degno di Roma Capitolina.
La segreteria Regionale Filt Cgil Roma e Lazio