La Filt CGIL Roma e Lazio in merito a quanto emerso nel corso della trasmissione di Report andata in onda lunedì 14 maggio 2018 con oggetto il sistema degli appalti e delle cooperative all’interno del mondo della logistica è a precisare quanto segue.
La Filt-CGIL nella sua azione rivendicativa è ispirata quotidianamente alla difesa e alla tutele dei lavoratori e delle lavoratrici, soprattutto nel settore della logistica attraversato da fenomeni continui di sfruttamento ed illegalità.
Agiamo rivendicando sempre e comunque dignità e diritti per quei lavoratori e lavoratrici utilizzati in un sistema che crea emarginazione e solitudine le cui dinamiche padronali rispondono a logiche ricattatorie, tutto questo in assenza di un ruolo di controllo da parte delle istituzioni.
Fenomeni di illegalità e sfruttamento che la nostra organizzazione ha sempre denunciato sin dagli inizi degli anni 2000.
Abbiamo più volte posto all’attenzione dell’opinione pubblica le condizioni di lavoro a cui quotidianamente sono sottoposti questi lavoratori, noi per primi abbiamo coinvolto la stampa e la televisione nei luoghi di lavoro della logistica a partire proprio dal sito PAC 2000 di Fiano Romano oggetto del servizio di ieri.
La nostra attività continua di tutela e denuncia ha prodotto in molti casi la piena applicazione del contratto in tutte le sue diverse parti a secondo della natura societaria.
Siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare e ben vengano le serie inchieste giornalistiche quando hanno come obbiettivo la denuncia di fenomeni di illegalità, anche perché queste possono essere di supporto ed aiuto all’azione solitaria che in tutti questi anni la Filt-CGIL di Roma e Lazio ha portato avanti.
Nell’esprimere piena solidarietà ai lavoratori coinvolti nel servizio e licenziati, ne comprendiamo lo sconforto e la difficoltà che stanno vivendo, ma ci teniamo ad evidenziare che i lavoratori e le lavoratrici si iscrivono alla nostra organizzazione per scelta ed in piene e totale autonomia e che nel caso di specie il lavoratore si è iscritto alla Filt due anni dopo la sua assunzione.
Inoltre precisiamo che la validità di una conciliazione sindacale prevede l’assunzione da parte della stessa di un mandato di rappresentanza conferito dal lavoratore all’organizzazione dalla quale intende farsi rappresentare.
Nonostante l’azione conflittuale e strumentale posta in essere da altre sigle sindacali, spesso non di merito, i lavoratori stessi preso atto del lavoro da noi svolto, sempre nel merito, a tutela dell’occupazione, del reddito e dei diritti, hanno riconfermato negli anni, tramite le nostre rappresentanze sindacali costituite in azienda, l’adesione, libera e volontaria alla nostra organizzazione.
La nostra azione sindacale continua, l’obbiettivo che ci poniamo è quello di superare il sistema degli appalti al massimo ribasso e conferito a cooperative che non rispettano i valori stessi della cooperazione. Riteniamo che l’attuale sistema delle terziarizzazioni sia uno dei tanti fallimenti di questo paese specie sul tema dei diritti e della dignità dei lavoratori e del lavoro, perché finalizzato alla sola compressione del costo del lavoro senza un reale efficientamento del sistema produttivo e vantaggio per la collettività.
La Filt-CGIL di Roma e del Lazio rivendica le innumerevoli denunce effettuato presso gli uffici dell’ispettorato del lavoro, tese ad evidenziare lo stato di illegalità perenne del settore e di abbandono dei lavoratori, denunce che purtroppo non hanno mai avuto esito anche a causa della voluta riduzione delle risorse a disposizione del sistema ispettivo italiano.
La Filt è sempre disponibile al confronto ed al dialogo con chiunque, nel merito e non strumentalmente per contribuire a risolvere i problemi e superare le criticità esistenti.