APPLICAZIONE TAXIWEB: FURBI, DIRITTI & DOVERI

Roma, 29 maggio 2018 - Si è finalmente tenuto, nella giornata di ieri, l’incontro di discussione sulla applicazione TAXIWEB. Inusitatamente rinviato più volte all’ultimo minuto, in spezzo ai più elementari principi di rispetto e considerazione, stavolta – seppur con inspiegabile ritardo – l’incontro si è curiosamente tenuto c/o la sede ACI di via Marsala (??).

In una sala mezza vuota, un nutritissimo tavolo di presidenza composto da circa 8 presenti (assente come di consueto l’evanescente assessore ai trasporti). Il Presidente Stèfano apre i lavori di poco preceduto da un curioso messaggetto diffuso via social in cui si “invitava a partecipare… ultimi posti disponibili”… evidentemente la partecipazione era ben al disotto delle aspettative!

Evidentemente confidando su una platea “amica” e comunque non alla altezza di valutare le “mirabilie” proposte, Roma Mobilità parte con una illustrazione sommaria quanto frammentata di una applicazione (solo Web? Web+App? solo App? non è stato dato sapere! Dettagli...).

In buona sostanza si tratta di una soluzione informativa che realizza modalità SELF SERVICE per la “quasi” totalità dei servizi di nostra competenza erogati da Roma Mobilità. Nessun accenno su cosa e perché sarebbe omesso (ma si tratta di altri… dettagli).

Dettagli ancora nel rilevare che Roma Capitale & Roma Mobilità SCOPRIVANO DURANTE la discussione della esistenza delle FUSTELLE, del loro uso e del fatto che sono ad oggi OBBLIGO normativo. Ma si sa chi approccia alla GRANDI OPERE DELL’INGEGNO non può SOFFERMARSI SUI … DETTAGLI! Ma altri “dettagli” omessi venivano ad emergere sulle onerose procedure amministrative che ci costringono a costi INESISTENTI IN ALTRE AMMINISTRAZIONI… come ulteriori “dettagli” venivano elusi quando si ventilava di “ulteriori soggetti autorizzati”…. Si, perché tutta questa MERAVIGLIA tecnologica non solo si basa su una sorta di PRESA D’ATTO DELLA SITUAZIONE QUAL’E’ (senza alcun punto di riflessione sulla rivisitazione dei processi, sulla loro efficientazione ed ammodernamento a partire da un uso intelligente dell’autocertificazione) MA SOPRATTUTTO, INCREDIBILMENTE, SENZA ABROGARE ALCUN CHE’… Ancora “dettagli” nella ingiustificabile quanto impraticabile logica di “obbligatorietà”…. Ancora “dettagli” nel veicolare una soluzione che “sdogana” (o cerca di farlo) un modello multi-app contrario persino al codice della strada… Sempre “dettagli” la pretesa di Roma Mobilità di costringere 10000 operatori a presentarsi c/o i propri uffici per farsi “identificare” e ricevere le “credenziali” (pensavate le chiavi del paradiso?)… Comunque “dettagli” il presumere che i RISPARMI DI GESTIONE di una società di servizi SIANO A CARICO DEGLI OPERATORI... “dettagli” che descrivono più di mille parole un modo di condurre e di partecipare assurdo quanto inaccettabile. Basti pensare che il “progetto” TAXIWEB NON E’ AFFATTO IN UNA FASE INIZIALE… DI DISCUSSIONE PREVENTIVA…. DI ANALISI DI IMPATTO…. O DI VALUTAZIONE. E’ UN PRODOTTO FATTO. FINITO. COMMISSIONATO TRAMITE GARA D’APPALTO A MARZO 2017.

EVIDENTE QUINDI LO SCOPO TACITATORIO, OVVENSIVO ED ELUSIVO DI QUESTO TIPO DI INCONTRI. EVIDENTE PERSINO NELLA FORMULA DI ORGANIZZAZIONE DELLA RIUNIONE… AL TAVOLO ROTONDO SI PREDILIGE LO SCRANNO DEL… TAVOLO DI PRESIDENZA. La discussione, laddove presente, viene relegata a meri quanto episodici contatti personali (in cui la dimensione social la faccia da padrone). Nulla di più lontano dalle esigenze di cambiamento promesse. Nulla di più inconcludente e dannoso in cui una sola cosa appare in tutta la sua evidenza: l’attenta selezione dei temi e degli argomenti da “giocarsi” verso la pubblica opinione. Insomma DOVERI, DOVERI, DOVERI…. Ma NESSUNA DISCUSSIONE…. NESSUNA RIFLESSIONE SUI DIRITTI DI LAVORATORI umiliati da comportamenti e scelte SUPPONENTI e VERTICISTICHE in un muscolare quanto asfittico esercizio di PROTERVIA. A tutto questo, ci permettiamo opporre il nostro più convinto diniego non certo per indifferenza verso l’ammodernamento dei processi che anzi, auspichiamo fortemente, ma perché convinti che DOVERE si debba coniugare con DIRITTO e di conseguenza SOLUZIONE con PROBLEMA… TUTTO IL RESTO E’ PROPAGANDA.