IL SONNO DELLA RAGIONE GENERA NUOVI MOSTRI


Roma 19 settembre 2022 - È di soli tre giorni fa lo sciopero nazionale del TPL, proclamato dai sindacati per sensibilizzare l’opinione pubblica e chiedere interventi immediati di tutela dei lavoratori da parte di istituzioni e aziende, alla luce dell’escalation di aggressioni contro i lavoratori dei trasporti.

Con amarezza, nella giornata di ieri abbiamo assistito all’ennesimo tiro al bersaglio mediatico, all’atto dello sparare genericamente nel mucchio, che ha certamente un ritorno in termini di audience, ma poco o per nulla rende onore alla complessità di ciò che è reale. Dispiace constatare che anche una grande e storica testata giornalistica possa piegarsi a logiche e modalità proprie più del gossip che della cronaca, mancando di equilibrio nell’evidenziare l'oggettività.

Noi conosciamo i 5000 autisti di ATAC come anche i 2600 di COTRAL e gli oltre 1000 che operano nelle aziende private del TPL di Roma e del Lazio. Conosciamo ogni figura front line, comprendiamo le loro difficoltà, i turni H24 per 365 giorni all'anno, il mancato riposo psicofisico, le centinaia di giornate di ferie non godute, le aggressioni quotidiane, le malattie professionali causate da aziende incapace di tutelarli, la mancanza di servizi igienici, la famiglia spesso penalizzata da turni comandati all'ultimo minuto, il caldo massacrante d’estate e l'obbligo di lavorare a 40 gradi senza aria condizionata in vettura, il freddo d'inverno senza riscaldamenti e sempre con l'obbligo a proseguire il servizio: per riportare a casa i nostri figli, accompagnare a fare la spesa i nostri genitori, per assicurare la verifica, per presidiare i territori e le stazioni.

Sempre presenti, mai un passo indietro, sempre disponibili e generosi. Anche nell’incapacità istituzionale e aziendali di tutelarli come meritano e che pagano per primi le inefficienze delle Aziende. Noi siamo orgogliosi delle nostre colleghe e dei nostri colleghi, come loro sono orgogliosi di indossare la divisa. L'assenza pressoché totale di comprensione, la stigmatizzazione semplicistica di comportamenti sbagliati di singoli, la mancanza di solidarietà verso una categoria penalizzata per prima da certe condotte individuali, purtroppo diventano strumentalizzazione utile soltanto ad attaccare il servizio pubblico e i loro operatori e prestare il fianco a chi non perde occasione per rilanciare le solite privatizzazioni. Ed una domanda si pone alla nostra attenzione: perché il mondo mediatico, così pronto a stigmatizzare, non dimostra la stessa attenzione, non indirizza altrettanta indignazione, ogni volta che un lavoratore front line del TPL subisce un'aggressione? Ogni volta che una lavoratrice o un lavoratore si ritrovano soli davanti all'esplosione di una violenza sociale ingiusta, che mette a repentaglio la propria incolumità? In quei momenti dove sono tutte queste giurie mediatiche?

Ogni giorno migliaia di Operatori di Esercizio del TPL , migliaia di operatori front line del TPL, con abnegazione e spirito di servizio, svolgono il loro compito essenziale per la Città e per tutto il territorio Regionale, a servizio dell’utenza. Non possiamo accettare un basso livello di qualità giornalistica, che sceglie di assurgere qualche episodio non giustificabile a paradigma di una intera categoria di lavoratori, offrendo un facile capro espiatorio, già immotivatamente ingiuriato e spesso anche fisicamente aggredito, e che allontana l’opinione pubblica dalla comprensione della complessità dei problemi. Siamo pronti a tutelare le lavoratrici ed i lavoratori, la loro reputazione così come la loro incolumità fisica e psicologica, in tutte le sedi opportune, non escludendo di dare mandato ai nostri uffici legali per il pieno rispetto dei diritti della categoria.

Le Segreterie Regionali FILT CGIL - FIT CISL - UILTRASPORTI e UGL FNA