MANIFESTAZIONE AL PORTO DI NAPOLI, GRANDISSIMA PARTECIPAZIONE

La manifestazione di oggi 13 marzo 2019, indetta a seguito delle reiterate richieste di GNV di effettuare autoproduzione di lavoro nel Porto di Napoli, ha registrato una eccezionale partecipazione. Circa 500 lavoratori provenienti dai maggiori porti d'Italia, insieme alle iniziative di solidarietà e vicinanza organizzate in tanti scali nazionali ed internazionali, hanno concretizzato per la prima volta una spontanea mobilitazione sovranazionale contro l’autoproduzione. Insieme ai lavoratori dei porti di Napoli, di Salerno e della Campania si sono resi protagonisti portuali di Bari, Brindisi, Taranto, Manfredonia, Gioia Tauro, Ravenna, Civitavecchia, Genova, Savona, Livorno, Venezia. Importanti e significative le manifestazioni di solidarietà giunte dai portuali della Sicilia, della Sardegna, delle Marche e da tanti marittimi imbarcati su navi di tutto il mondo.

Dall'estero sono giunti videomessaggi e comunicati di sostegno dai porti, solo per citare più significativi, di Rotterdam, Anversa, Amburgo, Barcellona, del Venezuela, dell’Indonesia, insieme a quelli delle organizzazioni sindacali europee e mondiali ITF ed ETF. Protestare con veemenza è una priorità nell’ambito della campagna identificata dal settore ETF lavoratori portuali come “Fair Transport Europe”.

L’autoproduzione è una minaccia mondiale per la tenuta dei livelli occupazionali, per la tenuta degli equilibri degli organici dei porti, per la tenuta del sistema portuale nazionale ed internazionale, per la tenuta degli standard di sicurezza dei marittimi e dei passeggeri trasportati, che rischia di introdurre pratiche di dumping contrattuale con ricadute gravissime sui lavoratori portuali e marittimi.

Siamo fermamente contrari e continueremo ad opporci ad ogni forma di liberalizzazione selvaggia delle autorizzazioni del lavoro in autoproduzione nei porti. Non possiamo accettare interpretazioni soggettive delle norme e comportamenti anarchici da parte di Presidenti delle Autorità di Sistema Portuale.

Questo è quello che una delegazione di lavoratori della Culp e di FiltCgil, FitCisi, UilTrasporti ha ribadito alla Presidenza dell’ADSP del Mar Tirreno Centrale a margine della mobilitazione collegata allo sciopero odierno.

Le rappresentanze dei lavoratori hanno chiesto l'immediata apertura di un tavolo di confronto per ottenere in primo luogo la modifica del Piano dell’Organico del Porto da cui va definitivamente eliminato ogni riferimento dall’autoproduzione come strumento di ricatto per imporre ai lavoratori portuali peggioramenti economici tali da mettere a rischio la sicurezza dei posti di lavoro e la pace sociale nei porti. FiltCgil, FitCisl, UilTrasporti della Campania hanno annunciato che se il tavolo di confronto non sarà aperto entro il 18 marzo p.v., valuteranno le ulteriori iniziative da intraprendere, senza escludere il ricorso a nuove e incisive forme di lotta.

Napoli 13 marzo 2019

Le Segreterie regionali

FILT - CGIL FIT - CISL UILTRASPORTI