I sindacati scrivono al sindaco di Roma, Virginia Raggi, all'assessore alla Mobilità, Linda Meleo e al presidente di Atac, Paolo Simioni, per chiedere un incontro urgente. Al centro delle loro preoccupazione c'è proprio la municipalizzata dei trasporti capitolini. Il timore è che possa saltare il piano assunzionale 2019 previsto dal piano industriale per il rilancio della società. In teoria entro giugno in Atac dovrebbero arrivare 200 nuovi autisti. A febbraio Raggi scriveva su Facebook: "L'azienda del trasporto pubblico di Roma potrà contare su nuova forza lavoro: oltre 200 autisti entreranno in Atac. A partire da giugno amplieremo il bacino di assunzioni in contemporanea con l'arrivo della nuova flotta. In concreto vuol dire: nuove opportunità di lavoro, più autobus e personale qualificato e un servizio capillare per i cittadini". E in effetti, sempre in estate, dovrebbero arrivare i 227 bus ordinati ormai più di un anno fa attraverso la piattaforma Consip a Industria italiana autobus. Nella missiva firmata dai segretari regionali di Filt Cgil, Fit Cis, Uil Trasporti e Ugl Fna si legge: "Abbiamo appreso della mancata approvazione del piano assunzionale 2019 da parte della proprietà relative ad 'operai qualificati e operatori di esercizio'". Perché accanto ai 200 autisti, prevede il piano industriale di Atac, dovrebbero essere assunti anche 100 operai per le officine di manutenzioni dei mezzi. Sugli autisti i sindacati sottolineano: "Sono pronti per essere assunti, essendo l'iter di selezione in fase conclusiva". Queste assunzioni, sostengono i sindacalisti nella missiva, sono essenziali per raggiungere "gli obiettivi primari legati ai miglioramenti qualitativi e quantitativi del servizio offerto all'utenza e anche "per assicurare il buon esito degli obiettivi posti nel piano concordatario".
FONTE "Agenzia Nova"