“RIMETTIAMO IN MOTO IL PAESE!” 24 LUGLIO 2019 SCIOPERO GENERALE DEI TRASPORTI

LE RAGIONI DELLA NOSTRA ADESIONE ALLO SCIOPERO GENERALE DEI TRASPORTI DEL 24 LUGLIO 2019

Il trasporto non è solo un elemento di spesa. Oggi, più che mai, è sotto gli occhi di tutti la mancata attenzione delle imprese alla qualità del servizio offerto: l’unico interesse è fare cassa! La carenza, parziale se non totale, delle manutenzioni dei mezzi e delle infrastrutture causa continue perdite di corse e pessime condizioni di lavoro.

È necessario aderire allo sciopero per dare risposta all’assenza di un modello industriale che superi il nanismo delle imprese, elemento frenante all’aumento della qualità e della quantità di trasporto pubblico locale per i cittadini; intervenire sull’intensificazione delle offerte e sulla pianificazione della rete; orientare le scelte favorendo le aggregazioni delle imprese attorno a soggetti industriali grandi e pubblici. In questo senso le istituzioni devono indirizzare, privilegiare gli interessi dei cittadini e dei lavoratori, tenendo conto del CCNL di categoria e favorire investimenti su nuovi mezzi e convogli metro ferroviari ecosostenibili e più sicuri, sia per l’incolumità e la salute degli operatori e della cittadinanza.

È necessario dare una risposta in termini di rilancio del paese, partendo proprio da una nuova concezione del trasporto pubblico, intermodale, ecologico più rispondente alle richieste di aumento della domanda, in particolare nelle zone più disagiate – periferiche. Trasporto come elemento di crescita e sviluppo di aree depresse, con maggiore attenzione e rispetto per le condizioni dei lavoratori che devono operare in sicurezza.

Una nuova definizione e canalizzazione delle risorse derivanti dal fondo nazionale dei trasporti e la revisione della normativa sul diritto di sciopero – strettamente legata ad una legge sulla rappresentanza - sono elementi fondamentali per una equa possibilità di sviluppo di tutte le aziende operanti sul territorio nazionale.

Atac, nonostante abbia da poco conseguito l’omologa derivante dal concordato preventivo in continuità, soffre ancora diverse problematiche croniche derivanti principalmente dalla mancanza di investimenti sulle infrastrutture, sui materiali rotabili e sulle attività manutentive. Tali criticità, sollevate dalle Organizzazioni Sindacali trovano solo parziali risposte e rischiano di inficiare il processo di rilancio che è assolutamente dipendente da investimenti e dal servizio erogato. Tutto ciò si ripercuote sulle già precarie condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori di Atac, aggravate, anche in termini di sicurezza, dalle condizioni socio-economiche della città. Il percorso intrapreso attraverso la procedura concorsuale potrà risultare stabile e in sicurezza solo attraverso l’impegno responsabile di tutti i soggetti coinvolti, a partire dalla dirigenza e dalla Proprietà.

Cotral nel panorama generale è un’azienda che, dal punto di vista economico, si distingue rispetto ad altre realtà, proponendosi come un soggetto che ha terminato il percorso di risanamento e rilancio, conseguendo una stabilità e solidità. Molte sono, tuttavia, le criticità che la contraddistinguono in termini di gestione del personale e di relazioni industriali. Queste problematiche risultano essere ancora più insostenibili, a fronte del risultato aziendale conseguito grazie all’impegno, alla professionalità ed al senso di responsabilità dei lavoratori e delle lavoratrici, in quanto l’Azienda continua ad impostare le proprie politiche industriali come se fosse in una perenne condizione di crisi. I lavoratori e le lavoratrici di Cotral subiscono pressioni altissime a causa delle critiche condizioni di lavoro interne ed esterne all’azienda: aggressioni all’ordine del giorno, l’impossibilità di fruire correttamente delle ferie, l’uso improprio della disciplina, la mancata volontà aziendale di alleggerire i carichi di lavoro e continue azioni unilaterali da parte della dirigenza, sono diventati una pesante quotidianità.

L’esempio del TPL privato si è dimostrato fallimentare per la cittadinanza che fino ad oggi è stata ostaggio di un servizio carente e discontinuo, fallimentare per i lavoratori che sono ostaggio di ritardi nelle retribuzioni, di inadempienze contrattuali, di mezzi senza manutenzione e di ricatti disciplinari, fallimentare per l’immagine del Comune, che ha manifestato incapacità e responsabilità nella stesura del bando di gare e nella scelta di spezzare in due lotti, fallimentare per le casse pubbliche che continua ad eroga risorse in regime di proroga.

PER TUTTE QUESTE RAGIONI SOSTENIAMO COMPATTI LO SCIOPERO GENERALE DEI TRASPORTI DEL 24 LUGLIO 2019.