CGIL, FEDERCONSUMATORI E FILT CGIL SI CONFRONTANO CON PENDOLARI LAZIO: INVESTIRE IN INFRASTRUTTURE E NUOVI MEZZI TPL


Roma, 23 luglio 2020 - La Cgil, insieme alla Filt e alla Federconsumatori, compie un ulteriore passaggio e prosegue con l’ascolto e con il confronto con i comitati dei pendolari del Lazio. Il convegno "Buon viaggio o buona fortuna?" è stato un’importante occasione di collaborazione tra utenti, cittadini e lavoratori per proporre miglioramenti del servizio di trasporto pubblico e per garantire la sicurezza degli utenti e dei lavoratori e, insieme a Federconsumatori, un importante avanzamento per il confronto con la istituzioni sui contratti di servizio e sulle carte del servizio”.

In particolare abbiamo voluto ragionare delle azioni da intraprendere quando, con l’apertura dell’anno scolastico e con la diminuzione dello smart working, ci saranno problemi per i 550mila pendolari giornalieri del Lazio.
È importante che nel dibattito e nelle valutazioni delle istituzioni e del governo nazionale si tenga conto dei disagi che deriveranno dal limite posto alla capienza dei mezzi e dal mancato aumento dell’offerta, con il concreto pericolo che il servizio pubblico locale venga abbandonato per l’impossibilità di utilizzarlo e che aumenti l’uso del mezzo privato.

Come Cgil, nel confronto che si sta sviluppando con gli assessorati competenti, proporremo ai tavoli anche le questioni sollecitate da questa categoria di utenti.
Questa potrebbe essere l’occasione per avviare grandi investimenti strutturali che occorrono per ammodernare il Paese, per dare una spinta all’apertura dei cantieri e per risolvere alcuni problemi che già esistevano prima della crisi generata dal Covid-19 e che rischiano di essere ancora più pesanti nelle fasi successive.

Da parte di tutte le associazioni dei pendolari è giunta la richiesta di stimolare una collaborazione attiva tra tutti i soggetti in campo, tramite strumenti che permettano di mappare le difficoltà e i disservizi e conseguentemente di rimodulare l’offerta di trasporto pubblico.

Servono investimenti in infrastrutture e in nuovi mezzi, oggi possibili anche per la disponibilità di risorse che arrivano dall’Europa e una nuova forma di gestione di tutto il trasporto pubblico: in questa chiave è fondamentale il ruolo di un’agenzia regionale unica per programmare i trasporti e per puntare ad un aumento della qualità del servizio erogato.

Nei prossimi giorni invieremo un dettaglio delle proposte raccolte e ci faremo parte attiva per un patto tra sindacato, lavoratori, pendolari ed enti locali per fare in modo che una parte dei finanziamenti europei possano essere destinati alle infrastrutture del trasporto pubblico locale di Lazio e Roma, come contributo alla città e alla regione, al di fuori della gestione dei fondi da parte della conferenza Stato- Regioni.