Secondo il dirigente nazionale della Filt Cgil: “non si può sprecare questa occasione unica e irripetibile. Le scelte di riduzione del perimetro delle attività della compagnia e dell’occupazione sarebbero le solite vecchie ricette fallimentari che hanno portato all’insuccesso nelle precedenti esperienze”.
“La base di partenza - chiede Cuscito - deve essere la salvaguardia di tutti i posti di lavoro ed una flotta in grado di competere con le altre compagnie europee. Vogliamo sviluppo delle attività di volo, delle manutenzioni, dei servizi di handling e del cargo”.
“Per un rilancio vero e duraturo della compagnia - sottolinea infine il segretario nazionale della Filt Cgil - non bisogna ridurre i collegamenti ma al contrario fare investimenti più consistenti sulle attività di lungo raggio, sui voli con il Nord America e con il mercato emergente dell’estremo Oriente”.