"I milioni di euro delle liti in tribunale di Roma Capitale - continua la Cgil e la Filt Cgil di Roma e del Lazio - sono scaricati su una partecipata interamente pubblica, il braccio operativo di Roma sui progetti per trasporti e mobilità. Allo stato attuale stipendi e tredicesima non saranno pagati e c'è il pericolo che si blocchino tutte le attività. Nonostante le mille promesse fatte dalla giunta Raggi, oggi sono a rischio tutti i lavoratori, circa 150, e non solo quelli dichiarati in esubero dall'azienda senza alcuna interlocuzione. Dopo le rassicurazioni senza fondamento date nei giorni scorsi dalla giunta, il pignoramento dei conti ha provocato il blocco degli stipendi, i lavoratori hanno ricevuto solo un acconto dello stipendio di novembre e oggi ci troviamo di fronte a un nuovo pignoramento. Roma Capitale deve assumersi una responsabilità che è soltanto sua, deve riconoscere i debiti fuori bilancio decretati dal tribunale e sanare definitivamente la situazione finanziaria della società per garantire il salario ai lavoratori. Ormai l'unica strada che ci troviamo di fronte è la mobilitazione", conclude il sindacato.