Così in una nota le Segreterie di Filt CGIL – Fit Cisl e Uil Trasporti, Daniele Fuligni, Luigi Benedetti e Alessandro Bonfigli, insieme alle RSA Luigi Venturini, Vincenzo Ceravolo, Paola Propana e Irene Simoncelli. “Le lavoratrici e i lavoratori di Roma Metropolitane per l’ennesima volta vengono umiliati dalla incapacità di Roma Capitale e dal Liquidatore e dal suo stesso staff-liquidatorio. Invece di assumersi le proprie responsabilità e di dimettersi in blocco, per un fallimento pressoché annunciato, e portare all’agonia un’azienda che è unica nel suo panorama locale, preferiscono non riconoscere le proprie colpe e stare ben saldi su una nave che affonda giorno dopo giorno.
Tanti annunci a partire dal Socio fino a finire al Liquidatore che l’azienda sarebbe stata salvata e riportata ‘in bonis’, tanti atti d’Aula che la Sindaca e la Giunta hanno lasciato essere lettera morta. È vergognoso il trattamento riservato alle lavoratrici ed ai lavoratori, 132 professionalità fondamentali per la Città, che sono le uniche vittime di questa vicenda e da lunedì 19 luglio 2021 saranno tutte messe in cassa integrazione.
L’Azienda è alla paralisi e con essa tutte le attività che gestisce: non è difficile immaginare le conseguenti fibrillazioni dall’Appalto della Linea C, la sospensione delle attività progettuali, compresa quella per l’adeguamento alla normativa antincendio delle linee A e B. A Roma Capitale sembra non interessare nulla tranne l’annichilimento di chi per questa Città ha lavorato con competenza ed abnegazione per 16 anni.
Non si sono fatti mai problemi per una consulenza in più, i dirigenti non verranno sfiorati dal FIS e continueranno a percepire i lauti stipendi aggirandosi in una azienda praticamente vuota. Ancora una volta, a pagare sono solo le lavoratrici ed i lavoratori, per i quali viene richiesto un piano di cassa integrazione devastante, laddove l’Azienda non è riuscita nemmeno ad esperire correttamente la procedura di informativa e consultazione sindacale, fornendo comunicazioni parziali e/o incomplete, non coinvolgendo fin dall’inizio le OO.SS.. Il Liquidatore manda in cassa integrazione le lavoratrici ed i lavoratori “al buio”, con le stesse modalità con cui l’azienda è stata posta in liquidazione dal Socio Roma Capitale.
Roma Capitale convochi immediatamente le OO.SS. e ci dica quando intende approvare i bilanci, un nuovo contratto, un piano di risanamento e la ricapitalizzazione dell’azienda, delle perdite causate dal Socio stesso. Quanto sta accadendo a Roma Metropolitane è gravissimo, e agiremo con forza per ripristinare i diritti di chi lavora, ingiustamente e incredibilmente vessato da anni.