Oggi in audizione presso la Commissione Lavoro della Camera abbiamo espresso le nostre perplessità sull'introduzione dell’obbligo di presentazione annuale del certificato penale del casellario giudiziale e dei
carichi pendenti da parte degli autisti di mezzi pubblici che a nostro giudizio "pone rilevanti questioni di legittimità e sostenibilità normativa nonché difficoltà applicative".
La qualifica di autista nel trasporto pubblico "risente già di uno scarso riconoscimento retributivo, tenendo conto della professionalità necessaria, onerosa già al momento del conseguimento, e delle difficoltà quotidiane nello svolgimento della mansione, spesso fonte di stress lavorativo. E soprattutto in questo contesto storico e di crisi, occorre poter contare su questa figura professionale, già di per se molto carente, creando un clima sereno allo scopo di garantire standard qualitativi elevati".
Nella stessa audizione, in merito alla proposta di legge su 'Disposizioni in materia di accertamento e controllo dell’idoneità fisica e psico-attitudinale del personale addetto ai pubblici servizi di trasporto', abbiamo spiegato che "non riteniamo necessaria, né sostenibile l’introduzione della modifica normativa proposta in tema di sicurezza del trasporto pubblico, in quanto non produce di fatto alcun significativo valore aggiunto rispetto allo status quo".
"La liberalizzazione della medicina legale della Direzione Sanità di RFI, infatti, potrebbe dar luogo ad un detrimento degli standard qualitativi dei controlli sanitari, considerata la mancanza di know how e strutture sufficienti all’esterno di questo organismo sanitario, con le prevedibili ripercussioni sulla sicurezza del trasporto pubblico, condizione strettamente collegata all’idoneità psicofisica degli operatori del settore".
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