La Filt Cgil si è resa nuovamente protagonista della tutela dei diritti nel mondo del lavoro. Al centro della battaglia, questa volta legale, l’infausto fenomeno del dumping contrattuale che, nulla avendo a che fare con la libertà di impresa, rischia di polverizzare l’impalcatura contrattuale dei diritti e di impoverire i lavoratori. Soprattutto oggi, in concomitanza di una proliferazione di Ccnl “pirata” sottoscritti da sindacati di comodo, secondo un sistema che solo una legge fondata su un modello di rappresentanza sindacale trasparente, democratico e fortemente partecipato può scardinare.
La sentenza del 18 novembre pronunciata dal Tribunale di Tivoli – Sezione del Lavoro - è un notevole risultato che segna una tappa fondamentale nella lunga battaglia che la Filt Cgil sta combattendo per i diritti di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori che subiscono cambi appalto, contraddistinti dall’applicazione del contratto collettivo più competitivo con imposizione di condizioni economiche e normative meno vantaggiose.
Nell’appalto in questione le lavoratrici e i lavoratori, che svolgono servizio scuolabus nell’ambito dell’appalto del Comune di Subiaco, erano state inquadrate con il Ccnl per i dipendenti del settore del turismo ANPIT. Un contratto collettivo che comporta differenze retributive importanti rispetto al Ccnl Noleggio autobus con conducente ANAV che presenta un ambito di applicazione maggiormente connesso con la natura della prestazione oggetto di gara.
Il Tribunale di Tivoli con questa importante sentenza, pronunciata in seguito al ricorso depositato dagli Avvocati Filippo Aiello e Vincenzo Lopopolo della Filt Cgil di Rieti-Roma Est Valle dell’Aniene, ha dichiarato il riconoscimento del diritto dei lavoratori a vedersi applicate le condizioni giuridiche e retributive del Ccnl noleggio, ovvero il Ccnl giuridicamente corretto per il servizio appaltato.
Un successo che testimonia ancora una volta la vicinanza della Filt Cgil al mondo del lavoro.