SCIOPERO IN TRENITALIA, GRANDE L’ADESIONE


Roma, 14 aprile 2023 - Grande l’adesione allo sciopero in Trenitalia proclamato da FILT-CGIL, FITCISL, UILTRASPORTI, UGL Ferrovie, FAST Confsal, ORSA Ferrovie. I lavoratori di Trenitalia vogliono risposte concrete alle criticità che vivono quotidianamente da troppo tempo. Questa è la richiesta chiara e netta arrivata oggi dal personale attraverso uno sciopero che ha registrato altissime adesioni in tutte le realtà aziendali, a dimostrazione delle ragioni della vertenza indetta unitariamente da tutte le sigle sindacali. Tra i lavoratori delle officine, da lungo tempo in attesa di conoscere quale piano di investimenti e di assunzioni sia previsto per il rilancio del settore, si è registrato il blocco quasi totale delle attività manutentive con punte del 100% di adesione.

Un segnale di profondo disagio che evidenzia le complessive carenze vissute dal personale per il quale si chiede di riconoscere in modo adeguato la professionalità dei manutentori ed il giusto compenso del lavoro reso. Centinaia di soppressioni in tutta Italia e su tutte le tipologie di trasporto, con percentuali di adesione elevatissime superiori all’80%, denotano la stanchezza del personale degli equipaggi che, da mesi, denuncia una sistematica violazione degli accordi sindacali e chiede con forza una mitigazione dei carichi di lavoro ed il rispetto dei tempi di riposo, aggravati, tra l’altro, dal progressivo peggioramento delle condizioni logistiche e da una cronica difficoltà a fruire delle ferie per lavoratori impiegati in attività di sicurezza e spesso bersaglio di aggressioni quotidiane. Ovviamente, le carenze di personale mobile, unitamente alla saturazione dei turni, non può che ripercuotere i suoi effetti negativi sulle difficoltà di chi opera nelle sale operative e negli uffici di programmazione e gestione degli addetti ai treni, che ha aderito in percentuali altissime alla mobilitazione odierna, assieme ad un numero elevato di Quadri aziendali.

Grande adesione anche tra il personale di Vendita e Assistenza, con la chiusura di moltissime biglietterie, con il personale coinvolto in una riorganizzazione nebulosa che ad oggi risulta priva degli adeguati apporti di personale per garantire un servizio efficiente e che più di ogni altro settore sta subendo l’impatto della digitalizzazione dei processi aziendali sul settore della vendita. Significativa l’adesione anche tra il personale degli uffici, che, in attesa di avere chiarezza su lavorazioni assegnate e microstruttura, chiede trasparenza dei processi in atto nella riorganizzazione del settore, in riferimento alle nuove figure professionali richieste in Trenitalia. Inutile ricordare che per i ferrovieri lo sciopero non determina alcun “allungamento” del riposo settimanale, ma rappresenta un oneroso sacrificio economico, specie in un periodo di forte inflazione, ma oggi necessario a riportare al centro dell’attenzione le condizioni di lavoro dei lavoratori di Trenitalia per migliorarle.

L’indeterminatezza di riferimenti sul futuro, la scarsa attenzione dirigenziale aziendale verso le criticità evidenziate dai lavoratori e dalle parti sindacali e l’assenza di un adeguato piano assunzionale, scaricano le tensioni sul costo del lavoro, peggiorando le condizioni di lavoro dei ferrovieri ritenuti indispensabili durante l’emergenza sanitaria, ma oggi dimenticati da Trenitalia. Per questo motivo chiediamo alla Società di ascoltare le ragioni dei lavoratori avviando un confronto per affrontare seriamente i temi oggetto della vertenza.