CONDOTTA ILLEGITTIMA E DISCRIMINATORIA DI ATAC SULLA CONCESSIONE DEI PERMESSI ELETTORALI


La scrivente organizzazione sindacale esprime ferma condanna nei confronti della gestione arbitraria e illegittima da parte di Atac in merito alla concessione dei permessi elettorali in occasione delle consultazioni referendarie dell'8 e 9 giugno.

La disposizione gestionale recentemente adottata da Atac, che recepisce il D.L. 27/2025 convertito nella Legge 15 maggio 2025, n. 72, non può essere interpretata come giustificazione per negare in modo indiscriminato i permessi elettorali ai dipendenti che svolgono il ruolo di rappresentanti di lista. Infatti, la norma in questione integra la Legge 4 aprile 1957, n. 361, e limita esclusivamente la possibilità, per i dipendenti delle aziende di trasporto pubblico locale, di ricoprire le funzioni di presidente di seggio, segretario e scrutatore.

Nessun riferimento normativo giustifica il diniego dei permessi ai rappresentanti di lista, i quali svolgono un ruolo essenziale e cruciale a tutela della trasparenza e della regolarità del processo elettorale, garantendo il corretto svolgimento delle operazioni di voto.

Atac, con una condotta che riteniamo illegittima, unilaterale e discriminatoria, sta negando i permessi elettorali a una parte dei rappresentanti di lista, senza fornire alcuna motivazione scritta, senza trasparenza sui criteri adottati e con modalità che lasciano spazio a gravi disparità di trattamento tra i lavoratori.

Tale atteggiamento costituisce l’ennesimo atto lesivo nei confronti dei diritti sindacali, dei diritti civili dei lavoratori e del principio costituzionale di partecipazione democratica.

Resta inteso che, in assenza di risposte concrete e tempestive, la scrivente organizzazione si riserva di adire le vie legali e di intraprendere ogni iniziativa sindacale a tutela dei lavoratori.