Ordine del giorno comitato direttivo CGIL Roma e Lazio del 30/11/2016.
Il comitato direttivo della CGIL di Roma e Lazio esprime profonda solidarietà verso i lavoratori e le lavoratrici di Roma Metropolitane vittime di scelte politiche a dir poco superficiali da parte della attuale maggioranza al consiglio comunale, con conseguenze ancora incerte e nebulose però sul loro futuro lavorativo.
Il comitato direttivo della CGIL di Roma e Lazio esprime profonda solidarietà verso i lavoratori e le lavoratrici di Roma Metropolitane vittime di scelte politiche a dir poco superficiali da parte della attuale maggioranza al consiglio comunale, con conseguenze ancora incerte e nebulose però sul loro futuro lavorativo.
Contestiamo la volontà di liquidazione di Roma metropolitane, oltretutto dalle conseguenze legali ed economiche imprevedibili, tutto questo senza un concreto piano che riguardi il complesso assetto delle municipalizzate, così come annunciato dall’assessore alle partecipate, ma soprattutto perché la giunta capitolina e la sua maggioranza non si è posta il problema della ricollocazione professionale e lavorativa di oltre 170 lavoratori e lavoratrici, che non sono sicuramente i responsabili dell’attuale stato di cose. Il lavoro, la professionalità e la dignità delle persone meritano una maggiore attenzione. Il modello di relazioni sindacali della giunta comunale lascia profonde perplessità sia di metodo che di merito. Se quanto sta avvenendo in Roma Metropolitane deve essere lo schema applicato per i dipendenti delle partecipate, possiamo solo che essere fortemente preoccupati per quello che potrebbe accadere.
La convinzione, che sembra avere l’amministrazione capitolina, di un sistema unilaterale di relazioni sindacali senza un confronto preventivo con le organizzazioni sindacali e di fatto di non riconoscimento della rappresentanza sindacale, non può essere accettato dalla nostra organizzazione. Continueremo a mobilitarci e ad impegnare come abbiamo fatto sino ad ora verso tutti i lavoratori e le lavoratrici di Roma metropolitane, perché consapevoli che le uniche soluzioni possibili sono quelle condivise da tutte le parti sociali in causa e principalmente dai lavoratori e dalle lavoratrici coinvolte.