SCARICO DEL CARBONE, SI TORNA A MANIFESTARE

Appuntamento lunedì alle 16.30 a piazzale del Pincio per un nuovo sit-in organizzato dai lavoratori di Minosse e della Cpc, sostenuti dalla Filt Cgil e dall'Usb. Alle 17 è in programma il tavolo istituzionale permanente del lavoro proprio sulla gara d'appalto indetta da Enel. E non si placano le polemiche. Unindustria confida nel superamento delle tensioni.

CIVITAVECCHIA - Sarà una settimana calda sul fronte portuale. Lunedì infatti si torna a protestare. Dopo il sit-in di giovedì scorso sotto la sede di Molo Vespucci, i lavoratori di Minosse e della Compagnia Portuale, sostenuti dalla Filt Cgil e dall'Usb, si sono dati appuntamento per le 16.30 stavolta a piazzale del Pincio. Alle 17 è infatti in programma il tavolo istituzionale permanente del lavoro convocato proprio per discutere della gara d'appalto indetta da Enel per la movimentazione del carbone. Alla riunione, convocata in sessione speciale come anticipato nei giorni scorsi dal presidente della commissione lavoro Francesco Fortunato, sono stati invitati a partecipare i vertici di Enel e quelli dell'Autorità di Sistema Portuale, i rappresentanti di Unindustria, Cgil ed Usb, i parlamentari del territorio Marta Grande ed Alessandro Battilocchio, i consiglieri regionali Gino De Paolis, Marietta Tidei e Devid Porrello, ed i consiglieri comunali. Minosse e Cpc hanno messo in evidenza la loro mancata convocazione, criticando il Pincio: "Vogliono sentire una sola campana. Finora sono stati assenti - hanno spiegato i vertici delle due società - non una presenza al sit-in, neanche una telefonata, anche eventualmente per dire che non veniva condivisa la nostra lotta". E quindi tutti sotto il Comune lunedì pomeriggio. "Invitiamo tutti a partecipare - hanno aggiunto - lavoratori, famiglie, cittadini: perché questa è una battaglia di tutta la città".

SETTE GIORNI DI SCIOPERO - Mercoledì poi, se non si avranno segnali differenti, inizierà la settimana di sciopero indetta da Cgil e Usb: sette giorni di braccia incrociate all'interno del porto "a tutela dell’occupazione sia dei lavoratori della Minosse sia della Compagnia Portuale. I primi - hanno spiegato dall'Usb - sono operatori qualificati, specializzati nella movimentazione degli scaricatori continui di navi; i secondi rappresentano la storica forza lavoro della città, che si occupa della pulizia delle stive delle navi carboniere". (Agg. 07/07 ore 16.39)

I LAVORATORI MINOSSE - E intanto non si placano le polemiche, con accuse trasversali e critiche. Questa volta sono i lavoratori di Minosse che, tutti uniti, hanno scritto una dura lettera di risposta all'intervento del centrodestra di ieri. Un intervento ritenuto inopportuno e a seguito del quale si sono sentiti feriti. "Noi siamo scaricatori portuali di carbone della Minosse - hanno spiegato - un lavoro molto duro e pericoloso che eseguiamo giorno e notte, h24. Siamo stati addestrati e formati nel miglior modo possibile grazie alla volontà della nostra società e della stessa Enel. Senza presunzione possiamo affermare che oltre ad essere i migliori in circolazione siamo anche più unici che rari". Lavoratori che si dicono soddisfatti dal punto di vista economico e del rapporto con la società "i cui vertici - hanno aggiunto - non si sono mai permessi di consigliarci o peggio ancora di obbligarci a votare questo o quel personaggio o schieramento politico. Ognuno di noi ha la sua idea e la esprime nel segreto dell’urna come detta la nostra Costituzione". Hanno quindi ribadito di essere pronti a lottare per i propri diritti, non sentendosi tutelati dal bando di gara a cui ha fatto ricorso Enel. "Ma per fortuna - hanno concluso - la Legge portuale parla chiaro e noi sappiamo che la nostra società con gli avvocati sapranno difenderci ovunque e contro chiunque". (Agg. 07/07 ore 17.16)

Fonte "Civonline"