TERMINAL CONTAINER, IL SINDACATO CHIEDE CHIAREZZA SU CONCESSIONE

La FILT CGIL sollecita la Regione e l'Authority ad aprire un tavolo per approfondire la concessione del terminal a Rtc. Una lettera indirizzata alla Regione Lazio e all'Autorità del Sistema Portuale per approfondire la concessione (data anni fa dall'Authority e che è valida fino al 2051 in regime di esclusiva) del terminal container di Rtc. È quello che stanno preparando i sindacalisti, in particolare la FILT CGIL e che nelle prossime ore verrà inviata alla Pisana e a Molo Vespucci.

“Preso atto della decisione dell'Authority – afferma il Segretario della FILT, Alessandro Borgioni, anticipando il contenuto della missiva – di autorizzare la concessione articolo 16 per le operazioni portuali a Rtc, si ritiene necessario fare un approfondimento del piano operativo. Questa esigenza – spiega il sindacalista – scaturisce dalla necessità di dare la giusta valorizzazione all'area affidata n concessione, anche in funzione dell'avere un'unica banchina destinata alla lavorazione dei container. Facendo un'attenta valutazione e comparazione con le altre realtà portuali emerge chiaramente che il volume dei traffici è da considerarsi insufficiente. Pertanto riteniamo necessario aprire un tavolo di confronto istituzionale per capire quali siano i limiti riscontrabili e come rimuoverli. Ma anche come rimuovere – conclude Borgioni – eventuali ostacoli di natura infrastrutturale (uno dei quali potrebbe essere la mancanza dei binari sulla banchina per il trasporto su ferro delle merci che arrivano in container) ambientale e organizzativa.”

L'intervento del Segretario territoriale della FILT arriva ad una manciata di giorni dal voto dell'organismo che doveva esprimersi sul rilascio della nuova concessione alle operazioni portuali ad Rtc recentemente scaduta. Al termine della riunione, la commissione consultiva, il cui parere non è comunque vincolante, si è astenuta per quanto riguarda l'autorizzazione ai sensi dell'articolo 16, legata alla concessione del terminal. I membri della commissione consultiva, di cui fanno parte sindacati, rappresentanti dei lavorati, un rappresentante dei dipendenti di Molo Vespucci ed un rappresentante di armatori, imprese articoli 16 e 18, spedizionieri, agenti marittimi e autotrasportatori, hanno infatti chiesto che venga aperta una discussione approfondita per fare un quadro preciso e dettagliato del settore container e, in particolare, dell'efficienza dei terminal. Nessuno, almeno da quanto trapela dai diretti interessati, sembra voler mettere in discussione, almeno in questa fase, la presenza di un armatore importante come Aponte di Msc, che gestisce il terminal container, ma è anche tra i soci di Rtc, il terminal delle crociere.

Lo stop della commissione consultiva appare più come la richiesta di chiarimenti sia da parte della stessa FILT che ovviamente dall'Autorità di sistema portuale. “L'obiettivo – aggiunge ancora Borgioni – è capire le prospettive di sviluppo del terminal e le modalità con cui viene portato avanti il lavoro. E chiarire i motivi per cui questo terminal non è mai decollato. Non si sa e non ci interessano le responsabilità, noi leggiamo il dato finale.”

Ora la “patata bollente” passa nelle mani del Comitato di gestione che dovrebbe riunirsi la prossima settimana.

Fonte “Il Messaggero edizione Civitavecchia”