Roma, 12 marzo 2020 - A emergenza sanitaria da Covid-19 in corso, vogliamo innanzitutto ringraziare tutti i lavoratori in prima linea in questi giorni così difficili. Pensiamo ovviamente al personale sanitario, ma anche alle lavoratrici e ai lavoratori dei trasporti, che stanno continuando in condizioni per nulla semplici a garantite la mobilità delle persone e delle merci.
Ferrovieri e lavoratori degli appalti accessori e complementari, autoferrotranvieri, tassisti e lavoratori del noleggio, portuali, marittimi, lavoratori del merci logistica ed autotrasporto, lavoratori della viabilità e del trasporto aereo, operatori dei servizi ambientali. Persone delle quali spesso ci si dimentica e senza i quali invece il Paese cadrebbe nel baratro.
“La Repubblica italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.” Dal 23 gennaio 2020 una serie di Paesi fuori dalla Cina avevano registrato fenomeni da infezione da Covid-19. Dal 21 febbraio in Italia c’è stata un’escalation che ha portato in poco più di 15 giorni all’accertamento di 12.462 casi alle ore 18:00 di ieri 11 marzo 2020.
Il diritto alla mobilità, anch’esso previsto dalla nostra Costituzione all’art. 16, stabilisce che “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza”
Muovendo da tali presupposti chiediamo al Governo di tutelare prima di tutto la salute delle cittadine e dei cittadini italiani compresa quella di chi in queste difficili giornate continua a fare il proprio lavoro.
Le misure varate ieri sera, seppur più stringenti, per quella che è la velocità di contagio non sono sufficienti a bloccare il virus in tempi compatibili. A fronte del crescere della pandemia, riteniamo che sia ora necessario che le misure di contenimento del virus diventino più stringenti, anche sull’esempio di quanto avvenuto in Cina, dove la pandemia è quasi sotto controllo. In attesa di tali provvedimenti chiediamo :
- Che per le lavoratrici e i lavoratori la cui presenza nella sede di lavoro non sia indispensabile sia attivato lo smart working previsto dai Ccnl e dai DPCM 8 Marzo 2020 e successivi;
- Garanzia di un reddito per coloro che pur rimanendo a casa non potranno usufruire di questa possibilità. E’ necessario che il Governo agisca con urgenza affinché si possa partire con accordi tra Sindacati e Aziende per l’accesso agli ammortizzatori sociali;
- Che per il Trasporto Aereo che era già in crisi prima dell’emergenza da Covid-19, con Alitalia e Air Italy tra i casi più noti, si definiscano ammortizzatori sociali specifici per tutta la filiera e il rifinanziamento in tempi brevissimi il Fondo di solidarietà del settore;
- Che le regioni intervengano sul Trasporto pubblico locale e sul trasporto Ferroviario Regionale con un’ulteriore stretta, prevedendo che vengano effettuati solo servizi minimi in fasce orarie utili;
- Che si continui a garantire la filiera del trasporto delle merci dando però priorità ai generi essenziali per il Paese come alimentari, approvvigionamenti per gli ospedali e ai farmaci, ai carburanti ecc.. e comunque garantendo a tutti i lavoratori coinvolti idonee misure di prevenzione e di protezione.
Il settore dei trasporti è strategico per questo è necessario che aziende e istituzioni adottino tutte le misure che possano limitare il diffondersi del contagio e del panico che rischia di creare danni ancora maggiori. IL DPCM prevede che le aziende adottino specifici protocolli di sicurezza per garantire coloro che dovranno continuare a lavorare. Le nostre strutture e le RSU/RSA chiederanno confronti specifici sulla materia in assenza dei quali agiremo a tutela dei lavoratori.