TRASPORTI: INVESTIMENTI E AGENZIA MOBILITÀ UNICA REGIONALE, LA RICETTA DELLA CGIL PER LA FASE 2 A ROMA


Roma, 05 maggio 2020 - Investimenti straordinari in mezzi e infrastrutture ed un'agenzia unica regionale del trasporto pubblico. La Cgil chiede a Regione e Campidoglio di trasformare l'emergenza sanitaria in un'opportunità per rivoluzionare la mobilità della Capitale e del resto del Lazio. "La fase emergenziale e le caratteristiche che richiede - scrivono in una nota la Cgil e la Filt Cgil di Roma e del Lazio - offrono la possibilità di costruire un nuovo paradigma della mobilità della Capitale e insieme del Lazio: non è più possibile rimandare la costruzione di un'agenzia unica regionale e di un'azienda unica regionale della mobilità. Proprio come abbiamo dovuto mettere in campo azioni straordinarie per aumentare i posti in rianimazione e avere un numero sufficienti di ventilatori, così, a Roma e nel Lazio, servono investimenti straordinari in infrastrutture e mezzi per potenziare il trasporto ferroviario e il trasporto locale metropolitano e di superficie. 

Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati dalla frenesia delle liberalizzazioni e dalla colpevolizzazione dei lavoratori che hanno pagato sulla propria pelle le sommarie generalizzazioni sulla categoria, fraintese troppo spesso con malsane gestioni che non hanno saputo perseguire il bene collettivo. Il ripensamento dei tempi di vita delle città e gli investimenti nelle infrastrutture dei trasporti sono ormai improrogabili". 

Il sindacato dunque ammonisce: "Negli altri paesi la gestione del trasporto pubblico locale post Coronavirus è stata presa sul serio, con misure di controllo rigide. Non vorremmo divenire tristi sibille quando il 18 maggio saranno aperte ulteriori attività e il tpl rischierà di non reggere la nuova onda d'urto. Nonostante lo sforzo dei lavoratori di Atac, di Cotral e Trenitalia e delle altre aziende di Tpl di Roma e del Lazio questa emergenza sanitaria ci rivela diverse questioni: a Roma e nel Lazio la mobilità collettiva si fa con bus treni e metropolitane. Non si possono fare proposte residuali per affrontare un problema centrale della città e della regione. Non si può sostituire il trasporto pubblico di massa con modalità di trasporto rivolte ai pochi che possono permetterselo".

La Cgil poi sottolinea il ruolo che i lavoratori del Tpl stanno svolgendo in queste prime ore di fase 2: "Le immagini di treni e autobus troppo pieni, nelle fasce della prima mattina e nel pomeriggio, hanno mostrato come il nuovo fronte del rischio si sia spostato da un servizio essenziale, quello della sanità, a quello del trasporto pubblico locale. In queste ore circolano le immagini del personale viaggiante e del personale di stazione delle aziende del tpl di Roma e Lazio, uomini e donne, in prima linea per garantire il diritto alla mobilità dei romani. Vogliamo ringraziarli". 

Fonte Agenzia Nova