TRASPORTI: CGIL E FILT ROMA, CON APERTURA SCUOLE AUMENTERANNO DISAGI, RILANCIARE TPL


Roma, 1 settembre 2020 - “Da mesi ripetiamo come nella Capitale, con la riaperture delle scuole e le inevitabili limitazioni al riempimento dei mezzi di trasporto, aumenteranno i disagi e i rischi di assembramenti di studenti e cittadini”. Lo dicono la Cgil e la Filt Cgil di Roma e del Lazio.

“Nonostante le nostre continue richieste, tuttavia, non ci si è prodigati per riorganizzare il servizio, modificare gli orari della città e aumentare il numero di mezzi di trasporto. Tre azioni indispensabili per permettere al servizio pubblico locale di farsi trovare pronto a un appuntamento importante come quello della ripartenza dell’anno scolastico e della ripresa di molte attività”.

“Atac, infatti, in vista dell’apertura dell’anno scolastico non ha re-ingegnerizzato i servizi e avrà a disposizione una flotta di mezzi di superficie che rispetto allo stesso periodo del 2019 farà registrare, nella migliore delle ipotesi, un incremento della disponibilità del 5%. Gli autobus circolanti nel settembre del 2019 erano 1450. Dopo esattamente un anno, se gli impegni dell’amministrazione comunale saranno mantenuti, saranno 1550, il tutto a fronte di una diminuzione del 15% dei chilometri percorsi rispetto a quanto previsto dal contratto di servizio con il Comune nel 2019 (85 milioni a fronte dei 101 milioni previsti) e del 20% nella capacità di riempimento dei mezzi imposto dall’emergenza Covid-19″.

“Per permettere ad Atac di percorrere tutti i chilometri previsti dal contratto di servizio e fornire un servizio adeguato alla cittadinanza mancano all’appello 500 autobus, oltre a quelli già previsti, e occorrerebbe una riorganizzazione complessiva del servizio”.

“Un grande investimento in nuovi mezzi verdi che darebbe nuova linfa all’azienda con conseguenze positive anche per l’ambiente e che insieme a un ulteriore piano di investimenti per i prossimi anni ci farebbe guardare con minor preoccupazione a un evento importante come il Giubileo 2025”.

“Le istituzioni, a tutti i livelli, devono impegnarsi ancora di più per rilanciare il trasporto pubblico locale, dare sostegno economico e investire sulle aziende pubbliche che stanno pagando un prezzo enorme con la crisi pandemica evitando così l’abbandono da parte dei cittadini del trasporto pubblico locale. Un abbandono che costituirebbe una sconfitta per tutti e che va assolutamente evitato”.