TRASPORTO AEREO, 6 LUGLIO SECONDA AZIONE DI SCIOPERO GENERALE DI 24 ORE


ll trasporto aereo ha subito e subirà ancora per molti mesi delle gravissime ripercussioni generate dalla pandemia da coronavirus, insieme al turismo è senza dubbio uno dei settori produttivi più colpiti del Paese. Purtroppo, la maggior parte delle attività, in questo momento, sono ferme o operano con volumi ridotti dell’85/90% rispetto al periodo pre-covid. 

L’Italia già prima della pandemia non riusciva a capitalizzare l’enorme ricchezza rappresentata dal combinato disposto del ricco mercato del Trasporto Aereo e della naturale vocazione turistica della nostra nazione per una serie di annose tematiche mai risolte. Da ormai troppo tempo le Scriventi OO.SS. richiedono inascoltate un tavolo di crisi permanete interministeriale ed una cabina di regia che abbia la finalità di garantite la tenuta sociale in un settore così pesantemente colpito dalla pandemia globale e di riscrivere le regole del Settore. Successivamente all’esplosione della pandemia globale e al quasi totale azzeramento del traffico aereo si rendono quanto mai urgenti una serie di interventi atti a garantirne la tenuta industriale, in particolar modo con riferimento ai seguenti temi: 
  • Proroga del blocco dei licenziamenti sino ad avvenuta ripresa del comparto;
  • Rivisitazione del Piano Nazionale degli aeroporti. Un timido inizio di regolazione di sistema si è avuto con il Piano del 2016. L’attuale caos tariffario e di co-marketing attuato in alcuni sedimi aeroportuali, impedisce uno sviluppo ordinato, rispettoso delle regole e dei diritti dei lavoratori, e socialmente sostenibile di un settore che, per il nostro Paese, vale circa settanta miliardi;
  • Vertenza Alitalia/ITA: circa 8000 lavoratori in Cassa Integrazione con lo spettro del fallimento della Compagnia di bandiera in amministrazione straordinaria e con inaccettabili ritardi nel pagamento degli stipendi, e ancora nessuna azione risolutiva messa in campo dal governo. Serve un Piano industriale basato sulla prospettiva di sviluppo della compagnia, il mantenimento dell’attuale perimetro e dei livelli occupazionali. La nuova ALITALIA non deve essere dimensionata sulla base del mercato odierno ma deve strutturarsi con flotta, manutenzione ed Handling interni al perimetro e posseduti a maggioranza da ITA e di dimensioni adeguate per salvaguardare i livelli occupazionali e cogliere il rilancio del se0ore, per traghettare Alitalia in una nuova era valorizzando, non solo un’azienda sino ad oggi mortificata da scelte industriali fallimentari, ma ponendo le basi perché si possa riordinare l’intero se0ore per non consegnare un importante asset strategico come il Trasporto Aereo, nelle mani di altri Paesi;
  • Vertenza Air Italy con 1450 lavoratori in Cassa integrazione in scadenza il 30 Giugno prossimo e con il rischio di essere licenziati in caso di mancato intervento del governo di fronte alle decisioni scellerate degli azionisti che hanno deciso di liquidare l’azienda in bonis senza alcun rispetto per i lavoratori. Servono scelte di tutela occupazionale, prima fra tutte la proroga della CIGS, e di natura industriale con il coinvolgimento delle Regioni Lombardia e Sardegna;
  • Crisi delle compagnie aeree Norwegian, Ernest e Blu Panorama e delle compagnie aeree straniere basate in Italia tutte sotto regime di ammortizzatori sociali e vertenze verso quelle società che rifiutano il confronto con il Sindacato;
  • Crisi delle società di gestione aeroportuali, degli handlers e dei catering che sono i settori più pesantemente colpiti dalla crisi delle Compagnie aeree;
  • Rifinanziamento del Fondo di Solidarietà del Trasporto Aereo (FSTA) e avvio di un confronto immediato affinchéé vengano emessi una serie di provvedimenti integrativi e correttivi della attuale normativa riguardo il complesso degli ammortizzatori sociali del settore e per quanto inerente l’inserimento dei lavoratori delle aree operative aeroportuali nella categoria dei lavoratori usuranti per superare il difficile e lungo periodo che ci aspetta in termini di tenuta occupazionale ed industriale;
  • Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Trasporto aereo e applicazione puntuale dell’articolo 203 del decreto Rilancio per combattere efficacemente l’inaccettabile dumping sociale e salariale attuato da quelle imprese che applicano regolamenti unilaterali o contratti aziendali con tutele e salari inferiori al CCNL;
  • Contro la delocalizzazione industriale attuata da aziende italiane, spesso anche sostenute da aiuti pubblici Covid19, verso paesi stranieri. 

Per queste ragioni le scriventi Federazioni Nazionali della FILT CGIL; FIT CISL, UILTRASPORTI e della UGL Trasporto Aereo proclamano azione di Sciopero Nazionale di 24 ore dalle ore 00.01 alle ore 23.59 di tutte le lavoratrici e i lavoratori delle aziende del settore del Trasporto Aereo (esclusa ENAV) per il giorno 6 luglio 2021. 

Le strutture regionali e territoriali delle scriventi Organizzazioni Sindacali si rendono disponibili ad incontri per la definizione dei servizi minimi da garantire in occasione del presente sciopero ai sensi dell’art. 28 della Provvisoria Regolamentazione di sciopero nel settore del Trasporto Aereo. 

Le Segreterie Nazionali 

FILT CGIL F. Cuscito 
FIT CISL M. Mascia
UILTRASPORTI I. Viglianti
UGL TRASPORTO AEREO F. ALfonsi