"In tutta Europa - aggiunge - le istituzioni hanno messo in campo misure straordinarie per la difesa dell'occupazione in questo settore e per il suo rilancio mentre, al contrario, la rottura del confronto sindacale e le dichiarazioni dei vertici di Ita imprimono un'accelerazione negativa che deve essere interrotta. Da quando negli anni 2000 è iniziata la crisi di Alitalia, il nostro territorio è ancora una volta penalizzato da scelte incomprensibili, prive di visione e di conoscenza della realtà del trasporto aereo. Paghiamo gli errori politici del passato e la distrazione totale della politica nazionale e anche oggi questo Governo dimostra di non essere capace di costruire alleanze, di perseguire obiettivi ambiziosi di rilancio, di farsi carico di soluzioni che non abbandonino le lavoratrici e i lavoratori a un triste destino, di fare sistema paese insomma. Si sta affossando un asset industriale e occupazionale importante per il territorio e per questo, come sindacati confederali e dei settori interessati, abbiamo già chiesto un confronto strutturato con l'amministrazione regionale e con le istituzioni locali per trovare le opportune misure a tutela del lavoro e dello sviluppo, per individuare le soluzioni per le migliaia di addetti interessati a partire da politiche attive e formazione".