Roma, 24 luglio 2023 - “Grande partecipazione allo sciopero per la sicurezza, ai sensi dell’art. 2, comma 7 della legge 146/90 sullo sciopero, dichiarato per la mattinata odierna nel deposito Atac di Magliana, a seguito degli innumerevoli e gravi accadimenti occorsi, ai danni di persone e cose”. Così in una nota le Segreterie Regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Fna.
“Abbiamo deciso di dichiarare sciopero per la sicurezza, perché non è più a lungo possibile sostenere una situazione dove, a causa di un campo abusivo adiacente al deposito, la sicurezza non è lontanamente garantita per gli operatori del tpl. Sassaiole continue contro le vetture, con conseguenti danni al parco mezzi, aggressioni ai conducenti, furti ai beni privati ma anche ai beni aziendali, rappresentano la situazione allucinante in cui da anni sono costretti a lavorare i dipendenti dell’azienda che garantisce il trasporto nella Capitale. Questo sciopero rappresenta una denuncia necessaria ed improrogabile, dovuta ad una situazione che va risolta ma l’astensione è anche motivata dall’insostenibile silenzio con cui ogni nostra precedente denuncia è stata accolta dalle Istituzioni preposte: nonostante diverse richieste, infatti, non abbiamo potuto rilevare un intervento concreto né di natura prefettizia, a garanzia dell’ordine pubblico, né da parte Commissione Sicurezza del Comune di Roma, che pure dovrebbe tenere a cuore l’incolumità di lavoratori e cittadini, oltre alla sicurezza più generale”.
“La giornata di astensione odierna, che ha ricevuto attestati di comprensione e solidarietà dalla cittadinanza tutta, che ben comprende e conosce il problema della sicurezza del personale, è evidentemente l’inizio di un cambio di passo nei confronti del tema della tutela della sicurezza nelle aziende di trasporto pubblico locale, in particolare a Roma e nel Lazio”- proseguono i sindacalisti- : “a fronte dell’ennesimo grido di allarme dei lavoratori, infatti, ci ha lasciato sconcertati la risposta dell’azienda, incurante delle criticità in cui versa il proprio personale, evidentemente, tanto da dichiarare che i fatti alla base di questa azione non rappresentano “atti lesivi all’incolumità dei conducenti”, riducendo di fatto il clima che si respira a Magliana come una “mera percezione soggettiva del pericolo”. Allora, se la mera percezione soggettiva il lavoratore la rileva quando, rientrando dopo un turno di lavoro, la sua vettura viene bersagliata da sassaiole che mirano alla cabina di guida, siamo sicuri che stiamo parlando solo di una “percezione”? Oppure, forse, siamo di fronte all’ennesimo tentativo – inaccettabile – di un’azienda che minimizza sulle condizioni essenziali di sicurezza dei lavoratori, per non voler trovare soluzioni? Addirittura arrivando a chiedere alle istituzioni preposte una precettazione dell’azione, invece di sforzarsi a trovare soluzioni?”
“La sicurezza è una nostra priorità”, concludono le Organizzazioni Sindacali. “Sicurezza sia del personale che dell’utenza. A questo punto, a qualsiasi atto grave e lesivo dell’incolumità dei lavoratori si dovesse nuovamente presentare in azienda, in qualsiasi area e settore produttivo, risponderemo con una ferma posizione di tutela dei lavoratori. Non sarà tollerato alcun episodio né accettato alcuno sconto a situazioni relative alla salute ed alla salvaguardia delle lavoratrici e dei lavoratori del tpl, in funzione del fatto che, come la mobilità rappresenta un diritto riconosciuto per tutti, la propria sicurezza è altrettanto importante e non si può pensare di rinunciarci: non esistono diritti da garantire e altri da omettere, ma di certo la sicurezza sarà il faro verso cui indirizzare ogni nostra prossima e futura azione”.
Le Segreterie Regionali Roma e Lazio