ATAC SPA, ACCORDO SUI NUOVI TURNI: FATTI, NON PAROLE


Roma, 17 giugno 2024 - “L’accordo firmato lo scorso 12 giugno con l’azienda Atac Spa, alla fine di una lunga trattativa, rappresenta per queste Organizzazioni un punto di arrivo importante e significativo, al di là delle chiacchiere infondate che qualcuno pensa di poter fare a riguardo, tentando di falsare la verità,”. Così in una nota le Segreterie Regionali Lazio Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti ed UglFna.

La lunga trattativa scaturisce dalla criticità sui carichi di lavoro del personale viaggiante; troppe volte la suddetta problematica è stata evidenziata dalle RSU e dai Lavoratori poiché, dopo il piano industriale 2017, essendo stato regolato l’ orario di guida con turni di lavoro definiti aventi una punta minima a 4.00 ore e la punta max di 6.40 ore la Società, al fine di raggiungere la performance kilometrica stabilita, ha prodotto turni di guida notevolmente compressi, che hanno sviluppato settimane di lavoro ordinario al di sopra delle 39 settimanali. Nel corso del tempo, alcuni accordi hanno tentato di ridurre il carico di lavoro, attraverso un divieto sull’utilizzo dei C.D. turni a nastro prima e dopo il riposo. A seguito della continua rivisitazione dei turni messa in atto unilateralmente dall’azienda, i turni in guida hanno raggiunto picchi di tale criticità per cui, le lavoratrici ed i lavoratori di Atac Spa, sono stati sottoposti ad una pressione tal da non tutelarne il corretto recupero psico–fisico, oltre che a generare un legittimo e profondo malcontento, dopo tutti i sacrifici fatti per porre in sicurezza Atac Spa negli ultimi anni”.

Ebbene, dopo serrati confronti con ATAC, dove l’ostilità posta in essere dall’azienda ci aveva condotto ad avviare un aspro percorso vertenziale con conseguenti disservizi all’utenza, il raggiungimento dell’ accordo ha evitato i possibili disagi preannunciati.

Per chiarire con semplicità i contenuti dell’ accordo;

• la costruzione di turni, con le regole attuali ( nastri 20%-tempi accessori-ecc.) a seguito della sperimentazione individuata dall’accordo, che per TUTTI ( anziani e neo assunti) avverrà all’interno delle 39 ore di lavoro, con una punta minima di 5 ore ed una massima di 6.20 ore di guida, nel rispetto pieno della contrattazione collettiva nazionale e di quella di secondo livello, riportando di fatto le ore di guida lavorate in un perimetro condivisibile ed in linea con le norme in essere;

• questa costruzione dei turni all’interno delle 39 ore, ovviamente, non ha niente a che vedere con la “banca ore”, tantomeno con lo straordinario esigibile, in quanto istituti non condivisibili per queste OO.SS. e che peraltro nell’azienda Atac Spa non sono stati mai applicati, contrariamente ad altre aziende;

• i nuovi turni, oggetto della sperimentazione, all’interno delle 39 ore settimanali saranno assegnati, in orario ordinario, agli OE neo assunti, in media 1.5 turni a settimana, fino alla fine della sperimentazione e comunque entro la stabilizzazione degli stessi.

“I nuovi turni, poi - proseguono i sindacalisti – saranno assegnati ai nuovi con un indennizzo economico fino a 150 euro mensili, questo per intervenire sul fatto che i lavoratori che entrano in azienda, hanno per legge la sola applicazione del contratto nazionale, escludendo quella di secondo livello, fino a stabilizzazione contrattuale. Il percorso che abbiamo costruito, concludono i sindacalisti, stabilisce un principio: i turni saranno nei limiti già noti, nel pieno rispetto del CCNL di categoria, saranno assegnati ai nuovi, preservando maggiormente il personale anziano aziendale”.

Considerato che le nuove assunzioni rappresentano un’importante iniezione di energia garantendo ai giovani contestualmente una migliore opportunità di guadagno con integrazione economiche per sopperire la mancanza di un contratto di secondo livello, riteniamo che, questa sia una prima fase che sarà propedeutica alla costruzione di una nuova retribuzione con un premio produzione incentivante e un welfare aziendale degno per i Lavoratori di ATAC; tutto ciò è stato reso possibile – dopo una lunga ed estenuante trattativa – grazie alla fiducia che le lavoratrici ed i lavoratori indirizzano a queste Organizzazioni. Siamo certi che i lavoratori di ATAC, dopo aver partecipato al risanamento della Società, siano nella condizione di attendere oggi aspettano definizione alle suddette criticità a cominciare proprio dall’eccessivo carico di lavoro in una città come Roma, in attesa dell’inizio dell’Anno Santo.

Questi sono fatti, non parole!

Le Segreterie Regionali