OMNIROMA-AMS, SINDACATI: SERVE SERIO PIANO INDUSTRIALE E ACCORDO QUADRO


Roma, 07 agosto 2017 - "Lo scorso 4 agosto presso il Ministero dello Sviluppo Economico, su richiesta delle organizzazioni confederali è ripreso il confronto con le istituzioni e la società IAG Engine Center Europe. Un confronto necessario per monitorare e verificare le problematiche precedentemente evidenziate dalla società ma anche per sondare le reali intenzioni dell’imprenditore". Così in una nota i dipartimenti nazionali del Trasporto Aereo Filt Cgil – Fit Cisl – Uil Trasporti Ugl Trasporto Aereo.

"Il management della società, rappresentato dal Dr. Larry Serlo, - prosegue la nota - sulle criticità che in passato sono sempre state ritenute fattore di impedimento per gli obiettivi della società, non ha potuto questa volta attribuire i ritardi dell’avvio delle attività alla burocrazia o ad altri soggetti istituzionali quali: Adr, Enac, Curatella ed infine Gestione commissariale Alitalia Lai. Durante questa interminabile fase di gestione, successiva alla crisi della ex Alitalia Maintenance Systems, tutte le parti si sono adoperate affinché la società IAG potesse ottenere, in tempi ragionevolmente brevi, le condizioni di impresa favorendo la ripresa dell’attività e la rioccupazione del personale qualificato. 

Attraverso queste condizioni, possiamo dire che oggi la società IAG ha ottenuto dall’Enac la certificazione di impresa, una certificazione parziale esclusivamente per i motori CF6 50/80.
La società, con andamento lento, ha avviato anche le procedure per l’ottenimento della certificazione FAA necessaria negli Stati Uniti per gli stessi motori e la procedura per un ulteriore certificazione ad Enac per i motori CFM 56. Attualmente, manca la certificazione per il banco prova in quanto il ritardo attribuibile sempre ad altri, aeroporti di Roma e Curatela fallimentare per lavori di manutenzione dell’infrastruttura, sembrerebbe risolto a carico di ADR.

Lavori risolvibili in 90 giorni, cosa dire, l’arco temporale a distanza di un anno dall’acquisizione dell’asset industriale è ritenuto un tempo appropriato per il management della società, che peraltro dichiara l’importanza delle attività dei processi manutentivi dei motori, delle repair, delle parti da rilavorare, tutti con buoni propositi ma che non si configurano attuabili in trasparenza con l’operazione industriale. Fiumi di parole utilizzate sino ad oggi, fatti concreti niente, di certo prevale solo la migrazione delle parti di ricambio di magazzino da Fiumicino a Miami, un piano industriale presentato un anno fa mai attuato che viene definito superato, poi recuperato, infine da correggere, contratti commerciali con quali clienti? non è dato sapere, bene, come dire giochiamo al buio, o per meglio dire facciamo come ci pare.

Una situazione al quanto imbarazzante per il fatto che questa partita si svolge sotto il controllo delle istituzioni italiane, Governo e Regione Lazio e che ad oggi non ha prodotto nulla. Siamo consapevoli delle oggettive difficoltà che si possono incontrare nel corso di un’operazione industriale che possa permettere la ripresa di un’attività da noi ritenuta strategica nel settore aeronautico, ma a tutto c’è un limite. La società presenti un piano industriale serio e convincente, comprensivo dei necessari investimenti e indichi come progressivamente si possa riqualificare e rioccupare il personale. Si disponga favorevolmente alla sottoscrizione di un accordo quadro per i necessari adempimenti normativi e contrattuali. Solo esclusivamente su queste basi, si può riprendere il confronto in assenza delle quali, le OO.SS,. che fino ad oggi si sono rese disponibili e responsabili, non permetteranno questo teatrino comico non più tollerabile. Se si vuole fare impresa seria e subito, non è difficile, fuori i soldi e si parte, altrimenti fuori dalle scatole. Abbiamo la necessità di lavorare su partite che permettano di ridare speranza ai lavoratori fuoriusciti dal settore del trasporto aereo e che, attraverso il progetto per la riqualificazione e rioccupazione, socializzato e condiviso con le istituzioni Regionali, si possa arrivare alla risoluzione del problema che affligge anche i lavoratori della ex AMS. Nei prossimi giorni, le OO.SS. metteranno in campo le necessarie iniziative tese al confronto con altre istituzioni del settore nel merito di possibili mancati adempimenti procedurali e contrattuali che, a nostro avviso, la società dovrebbe assolvere. I passaggi espletati con le istituzioni, saranno motivo di confronto nella riunione che il Mise ha già pianificato per il giorno 13 settembre".

(Fonte OMNIROMA)